2604 km. e 168 ore sono i numeri della preparazione da gennaio ad oggi per il Mezzo IronMan di Lovere.
Tralasciando il tempo dedicato a terapie specifiche come il trattamento “Neurac Redcord” con Marco Baldini, i massaggi di Gigi e la palestra del lunedi, suddivisi per specialità sono:
89,01 km. di nuoto per 39,40 ore
1919 km. di bike per 67,8 ore
596 km. di corsa per 61,6 ore.
Trattamento “Neurac Redcord” con Marco Baldini
Una tabella di marcia studiata e messa a punto per me dal mio preparatore atletico, Alberto Schivardi, dopo aver eseguito a gennaio dei test di partenza sotto sforzo in tutte le tre specialità del triathlon. Perché di questo stiamo parlando, del Campionato Italiano Age Group di Triathlon Medio di Eco Race Events, il mio primo Mezzo Ironman o 70.3, gara che farò domenica 2 giugno a Lovere.
Quest’ultima è stata una settimana di tapering Che cos’è? Una parola inglese che significa ‘calare gradatamente’, e descrive la fase immediatamente precedente ad una gara, in cui occorre diminuire il carico allenante, può essere di 7/14 giorni a secondo del periodo più o meno lungo della preparazione.

La preparazione è stata lunga e impegnativa, non sono mancati i giorni in cui la stanchezza stava per farmi rinunciare – ma non ho mollato, ora sono alla fine della preparazione e sono soddisfatto di me stesso. Certo, ho saltato qualche allenamento, gli impegni, il meteo e qualche momento no – ma davvero una percentuale molto bassa.
Ora ci siamo, la tensione e l’attesa sono in aumento, è necessario controllare la mente e focalizzare con precisione l’obiettivo per cui si è tanto lavorato. Che è innanzitutto, arrivare in fondo – magari con il sorriso sulle labbra! – se e poi starò tra le 6 e le 7 ore sarà perfetto.
L’acqua sarà fredda, molto fredda per i 1900 m. di nuoto nel lago, poi nella prima fase di bicicletta, 85 km. farà freschino, sopratutto nelle due discese da Parzanica, in compenso avremo un bellissimo sole che ci renderà i 21 km della mezza maratona finale piuttosto caldi. Noi ci saremo in ogni caso, come dice Aldo Rock non esistono condizioni sfavorevoli ma solo atleti arrendevoli.
Oltre all’aspetto atletico devo pensare alle attrezzature: il gazebo rinnovato con tutti i loghi dei sostenitori e i fornitori tecnici, l’abbigliamento – avremo i nuovi body con i nuovi colori – la bicicletta, le scarpe e tutta la checklist.
Con me ci sarà il tuttofare Roberto Russo, incaricato del controllo e dell’organizzazione degli spazi interna al gazebo. Un compito arduo perché saremo un bel gruppo di atleti, ognuno avrà bisogno del suo spazio per cambiarsi appoggiare cose e incollare adesivi, o di qualcosa che magari è rimasto sul tavolo a casa o sulla macchina ormai troppo lontana da raggiungere nell’immediatezza dello start.
Partenza alle 8 di domenica mattina. State con me. Ci sarà da divertirsi.
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