IMPOSSIBILE, NON CI CREDO!   

Vuoi capirla o no che non sei più un giovane atleta… Che hai 62 anni, con la diagnosi di Parkinson dal Febbraio 2017, che probabilmente avevi già da qualche anno.

Ma dai, apri gli occhi, svegliati e vai incontro alla realtà, basta sognare a occhi aperti!

Qual’è l’ultima novità? VO2 Max 49, età di fitness 20 anni? E sarebbe a dire?

Perchè è importante conoscere il VO2max?

I punteggi VO2max più elevati sono fortemente correlati alla salute, alla longevità, alla qualità della vita e alle prestazioni.

Finiscila con le tue frasi ad effetto… AVREMO LA CURA, TRASFORMARE LA SFIGA IN SFIDA, NON CI FERMERAI, CHIUDERE LA PORTA IN FACCIA AL PARKINSON, INVERTIRE IL PROCESSO NEURODEGENARATIVO…ma chi credi di essere e a chi vuoi darla a bere?

Ancora con sta storia dell’attività fisica e dello sport che fanno stare bene… che producono DOPAMINA.

Aspetta… cos’è che dici sempre???

A ecco: lo sport è il nostro “scrigno della felicità”…  La nostra: FARMACIA PERSONALE, A KM. ZERO, A COSTO ZERO, SEMPRE APERTA, SENZA EFFETTI COLLATERALI E TOTALMENTE NATURALE… ok va bene abbiamo capito, ma non ti sembra di esagerare?

Ma veramente… quanto potrà fare la differenza? Dammi dei numeri reali, non mi bastano le chiacchiere da imbonitore o da mental coach, come ti definisci, che oggi va tanto di moda. 

E dimmi: quanto tempo, che peraltro non ho, della mia vita dovrei investire per quello che tu chiami, “un miglior livello di benessere”?

Ma sopratutto quanto sarà difficile ed impegnativo? Quanta fatica e sudore saranno necessari per raggiungere i famosi benefici che, a detta tua, posso ottenere? 

Già devo lavorare, pagare il mutuo, le tasse, tutte le terapie e le medicine, che mica le passa tutte lo stato.

MA DICI A ME?

Questo dialogo immaginario con un paziente un po’ arrabbiato, rispecchia ciò che credo che le persone che leggono i miei post o mi sentono parlare, stiano pensando e vorrebbero dirmi.

Mi succede soprattutto quando sento i racconti di amici e persone che, con più o meno anni di malattia di me, riferiscono problemi, dolore, difficoltà e disagi invalidanti.

Anche ora che sto scrivendo, come ogni volta che lo faccio, mi domando se veramente, con le mie parole sto aiutando qualcuno a continuare a credere nel domani, o se invece gli sto dando fastidio.

Penso allo stesso messaggio che viene indirizzato verso di lui, da familiari e caregiver, nel tentativo di spronarlo e stimolarlo, perchè vorrebbero vederlo sempre reattivo e propositivo, mentre al contrario lo stanno facendo solo sentire a disagio, incapace di reagire, ancora più arrabbiato, più sofferente ed anche più solo.

Per fortuna poi ci sono anche i momenti speciali, come quelli che vivo quando ricevo i ringraziamenti dei miei compagni di viaggio alla fine di uno speech, per essere riuscito a dare loro un giro di manovella di ricarica.

O anche come quello appena vissuto insieme al mio grande amico Roberto Russo, uno dei primi Parkinsonauti che ho incontrato, di cui vi stiamo raccontando la sua storia a puntate proprio qui.

Mi entusiasma la sua reazione agli anni di malattia, all’applicazione della DBS e agli infortuni degli ultimi tempi, una forza che lo ha aiutato, qualche settimana fa’, a qualificarsi negli 800 e 400 m. piani, per il Campionato Italiano Assoluto della Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali)

Roberto Russo ai blocchi di partenza della gara di qualificazione ai 400 m.

Quello che credo sia il lavoro più importante da fare per aiutare le persone con Parkinson e le loro famiglie, una volta che il neurologo ha definito per loro la migliore terapia farmacologica possibile, è motivarle costantemente, tenendo alta l’energia vitale, generando convinzioni che inducano in loro fiducia, forza e determinazione, per andare avanti tutti i giorni.

NON È MAI TROPPO TARDI PER…

Siamo ormai in vista del Campionato Italiano di Paratriathlon 2024 che si svolgerà a Loano domenica 19 maggio e ti voglio raccontare il mio stupore nel vedere quello che ancora una volta è successo.

Come ogni anno, a inizio stagione, per definire il programma di allenamento che mi farà arrivare preparato a questo appuntamento, il mio preparatore atletico da ormai 10 anni, Alberto Schivardi, mi ha sottoposto ai test funzionali nelle 3 specialità, nuoto, bici e corsa.

Prima di darvi i risultati dei test e il confronto con gli anni precedenti, per definire la storia della mia vita sportiva con il Parkinson, è importante sapere cosa sono, cosa misurano e come vengono utilizzati.

Puoi trovare la spiegazione dettagliata dei test funzionali e i risultati passati, in questo articolo  parte 1° di qualche tempo fa e in questo parte 2°

RESOCONTO DEL DR. ALBERTO DUILIO SCHIVARDI

Inizio febbraio 2024 con valutazione funzionale su 3 discipline con test che ripetiamo ogni anno, considerando che da ottobre 2023 hai mantenuto allenamenti settimanali ma non costanti. 

  • Nuoto Test differenziale 200-100
  • Risultato soglia anaerobica 1:50/100mt  
  • (Passo gara ipotetico 2:00/100mt)
  • Nuoto hai perso circa 5”/100 mt rispetto al 2023
  • Ciclismo Test mader (4’ x 50w) 
  • Soglia anaerobica 220w a 143bpm sostenibili per 8min
  • (Potenza di gara ipotetica 210-215w) ad oggi sostenibili per 14min
  • Ciclismo sei sotto di 10w giusti dal 2023
  • Corsa test mader (4’ x 1km/h)
  • Soglia anaerobica 6:30/km
  • (Passo gara ipotetico 7:00/km) 
  • Corsa sei sotto di 30”/km dal 2023

Programma allenamento di 8 settimane 

Alberto, partendo da questa valutazione funzionale che ha ridefinito il nuovo punto di partenza, sapendo che l’obiettivo era il “Campionato Italiano di Paratriathlon 2024” di domencia 19 maggio a Loano, ha preparato per me il nuovo programma di allenamento.

  • 2 mesocicli da 4 settimane con allenamenti ogni giorno.
  • Ogni mesociclo: 3 settimane di carico e 1 di scarico

Palestra con focus su: 

  • – Aumento della Forza generale con esercizi funzionali allo sport del triathlon

Nuoto con focus su:

  • – Miglioramento della tecnica natatoria 
  • – Aumento del Volume nuotato settimanale
  • – Crescita della capacità di nuoto a velocità critica di soglia anaerobica attraverso serie ripetute con tempi di recupero incompleti.

Ciclismo con focus su:

  • -Aumento del volume pedalato settimanale 
  • -Aumento della capacità di sprint a breve e media durata potenziando capacità anaerobica alattacida e lattacida vista la caratteristica della gara sprint con numerosi rilanci e cambi di velocità 
  • -Aumento della Capacità di resistenza alla Soglia anaerobica data la grande componente di Alta intensità della gara.

Corsa con focus su:

  • -Aumento del Volume corso settimanale
  • -Eliminazione delle fasi camminate o delle pause, ricerca della continuità di corsa
  • -Aumento della capacità di corsa ad alta intensità attraverso ripetute di distanza progressivamente sempre maggiore per coprire la distanza di gara data la richiesta di corsa ad alta intensità della gara sprint.

RISULTATI AL 13 MAGGIO:

  • Nuoto: Ora sei in grado di performare distanze fino 300mt in simulazione di gara  a 1:48/100mt con netto miglioramento della soglia anaerobica a 1:45/100mt
  • Previsione di gara 1:50/100mt contro i 2:00/100mt precedenti
  • Ciclismo: Hai dimostrato in allenamento di poter tenere per distanze simili a quelle di gara, ritmi prossimi a quelli di soglia evidenziati dal test, aumentando del doppio non tanto la potenza di soglia ma il tempo che potrai mantenerla. Hai migliorato il bilanciamento della distribuzione dello sforzo sui pedali destro e sinistro, arrivando al 50% corretto negli sforzi sub massimali e massimali.
  • Previsione di gara: potenza intorno ai 210-215w mantenuti regolarmente per 32min
  • Corsa: Hai migliorato la soglia anaerobica da 6:30/km a 6:15/km su ripetute da 1km. Hai migliorato la distribuzione dello sforzo bilanciando meglio la spinta e l’appoggio tra piede destro e sinistro.
  • Previsione di gara: 6:30/km contro 7:00/km precedente 

Dott. Alberto Duilio Schivardi – Preparatore Atletico – Ironman Coach® – Allenatore FITRI – Personal Trainer –  Posturologo – Operatore Fitness Metabolica – Zone Consultant

CONCLUSIONI

Il risultato più importante è stato che, in 90 giorni di impegno costante, anche a 62 anni e con oltre 7 di Parkinson, sono tornato a migliorare le mie prestazioni e grazie al programma di Alberto mi trovo nel momento giusto al meglio della forma.

Questo ha un grande significato per me, e per chi come me, soffre di una malattia neurodegenerativa, che nel tempo tenderebbe a ridurre tutte le capacità legate al movimento quali: mobilità, forza, equilibrio, resistenza, coordinazione,

Se mi seguite su Facebook https://www.facebook.com/StefanoGhidottiParkinsonCoach/ e Instagram https://www.instagram.com/stefano_ghidotti/ avete partecipato alla preparazione quasi come se foste con me ogni giorno.

BASTA ESSERE AL MASSIMO DELLA FORMA FISICA ?

Aggiungo che, come dico sempre, e come è ormai noto agli appassionati di sport, non basta essere al meglio della condizione fisica per performare al massimo delle proprie capacità.

Per fare un esempio semplice per tutti, non è sufficiente essere in forma fisica perfetta per segnare il rigore decisivo, servono anche concentrazione e convinzioni utili a trasformare in gesti i pensieri.

Se posizioniando il pallone sul dischetto ci tremano le mani e stiamo pensando di spedire il pallone in tribuna, forse la possibilità che questo avvenga la stiamo creando.

Allo stesso modo, se ci tuffiamo in acqua con timori e incertezze, saliamo in bici pensando alla volta in cui abbiamo bucato o siamo scivolati.

Se infiliamo le scarpe da corsa ponendo tutta l’attenzione alla rigidità della gamba della parte più colpita dal Parkinson, non stiamo lavorando per noi ma contro.

Ora che sono in vista della gara, anche grazie a queste valutazioni e alle certezze che determinano nei miei pensieri, mi sento pronto, determinato e concentrato.

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